Questo blog è stato ristrutturato allo scopo di documentare il progetto artistico internazionale “Resistere per Ri/esistere” dopo il suo compimento con l’Installazione Urbana creata a Belluno il 25 aprile 2013.
Navigando fra le varie pagine, potrete perciò trovare IMMAGINI DELL'INSTALLAZIONE e della MOSTRA DELLE IMPRONTE E DEI CONTRIBUTI CREATIVI ad essa collegata, ALCUNE FOTO DELLE "DISLOCAZIONI" ATTUATE DA CHI HA RACCOLTO I SASSI, INFORMAZIONI SUL CATALOGO (pubblicato a cura dell’AICS di Belluno), I NOMI DI TUTTI I PARTECIPANTI e ALTRE NOTIZIE sulla manifestazione artistica.
Chi desidera ricevere il catalogo può richiederlo (con un contributo di 8 euro) all’AICS di Belluno
(via Vittorio Veneto, 166 - 32100 BELLUNO - tel. 043733981 - info@aicsbelluno.it)
L’installazione,
che avrebbe dovuto durare dall’alba del 25 aprile alla sera del 28, si è
purtroppo “dissolta” in anticipo nell’arco di 24 ore, in seguito a un raid
notturno peraltro documentato dalle telecamere dei vigili urbani. É questo il
fatto “clamoroso” che ha colpito, sorpreso e sconcertato la cittadinanza di
Belluno e tutti noi, autori, amici e sostenitori dell’iniziativa.
Tuttavia,
qualunque sia stata l’intenzione dei responsabili di questa azione incivile che
ha avuto come unico esito quello di privare in anticipo la popolazione della
possibilità di fruire dell’evento, siamo convinti di aver centrato in pieno il
nostro obiettivo. Che era quello di incidere con forza, di lasciare un segno,
di suscitare reazioni.
L’installazione,
del resto, era in ogni caso destinata a dissolversi, a perdersi nel vento, come
è nella natura delle operazioni artistiche “concettuali” dove a contare non
è tanto l’elemento materiale, quanto l’idea e l’azione che la genera. Se si è
“volatilizzata” in anticipo, vuol dire che la sua forza dirompente è risultata
superiore alle nostre stesse aspettative e di questo non possiamo che essere
felici!
L’arte è
segno di contraddizione, sprigiona energie, mette al mondo dissonanze.
Chi, agendo
nell’anonimato, ha rimosso nel giro di una notte quasi tutti i sassi del peso
complessivo di dieci quintali con l’intenzione di “cancellare” il nostro gesto,
non si è reso conto che invece non ha fatto altro che amplificarlo! Anche i
vuoti, le assenze, le evaporazioni continuano a lanciare messaggi.
Alla luce
di quanto accaduto, acquista maggior valore l’azione di chi, seguendo il nostro
suggerimento, nella giornata del 25 aprile, prima del raid notturno, ha raccolto
qualche nostra pietra non per cancellarla, ma per dislocare e moltiplicare
all’infinito il significato della nostra azione. Che dunque, di fatto, continua
idealmente e non potrà in nessun modo essere fermata.
Rimane
inoltre una bellissima documentazione fotografica, rimane questo blog che
racconta il progetto, rimane il catalogo dell’evento, rimangono i contributi
creativi giunti dalle più diverse parti del mondo, e soprattutto rimangono e
continuano ad agire le connessioni, le sintonie, le complicità e le mille energie
che la nostra azione ha messo in movimento.