sabato 30 marzo 2013
venerdì 29 marzo 2013
mercoledì 27 marzo 2013
domenica 24 marzo 2013
sabato 23 marzo 2013
L.t. Wheeler English Translation:
Stephen Vietina wBELLUNO
Stephen Vietina wBELLUNO
A stone, footprint, the desire
to be there, to remember, but also to re-exist for a change. On 25 April,
Liberation Day in Belluno in 1001 will also feature stones, signed. "The
original idea - says the artist Aurelio Fort, author of this unique
international art project with writer Alfonso Lentini - is simple and binds the mountain, the rock, the rocks on the theme of
resistance, and because partisans and rebels have always lived these places as
a basis for their battles, and because, due to their shapes projected upwards,
mountains evoke the idea of freedom. But we did not stop at the desired memory,
we wanted to look to the future. " In what way? "Resist the motto for
Re-Exist, or fight against all forms of oppression to exist again, to go back
to being men and women are free to assert their own history and their own lives."
Fort Lentini and then they decided to create their own in Belluno, a city Gold
Medal for the Resistance, a large installation with exposure Urbana,
distributed in the urban fabric, stones of 1001 ("a palindromic number,
which is a symbol of continuity, infinity "). Collective action "to
turn Belluno in reception area, collector and plurality of ideas, because we
believe that resistance is a universal symbol that tends to dissolve the
barriers between peoples." On each stone will be applied a number and the
name of those who have joined the initiative. The imprint of a finger, printed
on paper with any technique, can be sent to the address: Resist for Ri / exist,
Aurelio Fort, via Montecroce 19 Comelico Superiore, or Alfonso Lentini, via
Agordo 337 Belluno. You have until March 31. Adhesions are already over 500 and
are presented in a blog (resisistereper.blogspot.it) that documents the various
stages of the project. There are also impressions of artists such as Emilio
Isgro, Pablo Echaurren, writers such as Tiziano Scarpa Carola Susani, famous
architects, musicians, actors, photographers, potters, artists, singers like
Fiorella Mannoia, even as a showgirl Rosa Comics, the famous dancer Crazy
Horse. "But above all ordinary citizens who are recognized in our idea -
Fort continues - and wanted to be part of the project on an international
scale. We have received applications from more than 36 countries on all
continents, from Tehran and Moscow to Ulan Bator in Mongolia and Sidney. And
then the cancer ward of Aviano, where you live dramatic stories of everyday
resistance against evil. From Paris has come to us even a stone. " Even
the stones. "We got them on the banks of the rivers Tagliamento, Isonzo,
Drava, Piave, streams Cordevole Padola, Frison, smoothed by the flow of water
over the years. We have taken from great heights, but also recovered in the
fields, pulled out with a shovel to make them emerge from the darkness of the
earth. Represent themselves a form of resistance that continues over time.
Caressed, cleaned, washed one by one we have then personalized with name and
number. " The stones will be on display in the city during the night
between 24 and 25 April. And then what will happen? "In the meantime will
be inserted here and there - says Fort - the normality of everyday life. One
thing thin. " "Then, the installation is completed - close Alfonso
Lentini - the stones will remain on the streets of Belluno for few days, then
gradually return to where they came from. Anyone who wants them can pick up and
carry around, a kind of symbolic pollination and multiply indefinitely
dislocherà our idea »
giovedì 21 marzo 2013
Una installazione urbana
con 1001 sassi sparsi in città
Aurelio Fort e Alfonso Lentini
stanno preparando l’azione per il 25 aprile
19 marzo 2013 —
Corriere delle Alpi, pagina 31 sezione: Nazionale
di Stefano Vietina
BELLUNO Un sasso, un'impronta, la voglia di esserci, di
ricordare, ma soprattutto di ri-esistere per cambiare. Il prossimo 25 aprile, la Festa della Liberazione a
Belluno sarà caratterizzata anche da 1001 sassi, firmati. «L'idea originaria –
spiega il pittore Aurelio Fort, autore di questo singolare progetto artistico
internazionale insieme allo scrittore Alfonso Lentini – è semplice e lega la
montagna, la roccia, i sassi al tema della Resistenza; sia perché partigiani e
ribelli hanno sempre vissuto questi luoghi come base per le loro battaglie, sia
perché, grazie alle loro forme proiettate verso l’alto, le montagne evocano
l’idea stessa di libertà. Ma non ci siamo voluti fermare al ricordo, abbiamo
voluto guardare al futuro». In che modo? «Al motto di Resistere per
Ri-Esistere, ovvero lottare contro ogni forma di oppressione per esistere di
nuovo, per tornare ad essere donne ed uomini liberi di affermare la propria
storia e la propria vita». Quindi Fort e Lentini hanno pensato di realizzare
proprio a Belluno, città medaglia d’Oro per la Resistenza, una grande Installazione
Urbana con l'esposizione, distribuita nel tessuto urbano, di 1001 sassi («un
numero palindromo, che è simbolo della continuità, dell'infinito»). Un'azione
collettiva «per trasformare Belluno in spazio di accoglienza, collettore di
idee e pluralità; perché crediamo che la Resistenza sia un simbolo universale che tende al
superamento delle barriere fra i popoli». Su ogni sasso sarà applicato un
numero ed il nome di chi ha aderito all'iniziativa. L'impronta di un dito della
mano, impressa su carta con qualsiasi tecnica, può essere inviata agli
indirizzi: Resistere per Ri/esistere, Aurelio Fort, via Montecroce 19 Comelico
Superiore; oppure a Alfonso Lentini, via Agordo 337 Belluno. C'è tempo fino al
31 marzo. Le adesioni sono già oltre 500 e sono presentate in un blog
(resisistereper.blogspot.it) che documenta le varie fasi del progetto. Ci sono
anche impronte di artisti come Emilio Isgrò, Pablo Echaurren, scrittori come
Tiziano Scarpa o Carola Susani, noti architetti, musicisti, attori, fotografi, ceramisti,
artisti, cantanti come Fiorella Mannoia, persino una showgirl come Rosa
Fumetto, la famosa ballerina del Crazy Horse. «Ma anche e soprattutto semplici
cittadini che si sono riconosciuti nella nostra idea – prosegue Fort - ed hanno
voluto entrare a far parte del progetto in una dimensione internazionale. Ci
sono giunte adesioni da ben 36 Paesi di tutti i continenti, da Teheran e da
Mosca, da Ulan Bator in Mongolia e da Sidney. E poi ancora dal reparto
oncologico di Aviano, dove si vivono drammatiche storie di quotidiana
resistenza contro il male. Da Parigi ci è giunto addirittura un sasso». Già i
sassi. «Li abbiamo presi sulle rive dei fiumi Tagliamento, Isonzo, Drava,
Piave; dei torrenti Cordevole, Padola, Frison; levigati negli anni dallo scorrere
dell'acqua. Li abbiamo prelevati da vette altissime, ma anche recuperati nei
campi, tirati fuori con la vanga per farli riemergere dall'oscurità della
terra. Rappresentano essi stessi una forma di resistenza che prosegue nel
tempo. Carezzati, ripuliti, lavati uno per uno li abbiamo poi personalizzati
con numero e nome». I sassi verranno esposti in città nella notte fra il 24 ed
il 25 aprile. E dopo che fine faranno? «Intanto saranno inseriti qua e là –
spiega Fort - nella normalità della vita quotidiana. Una cosa rarefatta». «Poi,
completata l’installazione – chiude Alfonso Lentini - i sassi rimarranno per le
strade di Belluno per qualche giorno, quindi a poco a poco ritorneranno là da
dove sono venuti. Chi vorrà li potrà prelevare e portare con sé, una sorta di
simbolica impollinazione che moltiplicherà e dislocherà all’infinito la nostra
idea».
mercoledì 20 marzo 2013
sabato 9 marzo 2013
Iscriviti a:
Post (Atom)