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sassi «invadono» il centro storico
Corriere delle Alpi, 21 aprile 2013 —
pagina 37 sezione: Nazionale
BELLUNO La “resistenza”: un
concetto chiave, che si applica non solo al 25 aprile, ma che riguarda
l’esistenza di ogni persona. Un concetto che, in periodo di crisi, torna alla
ribalta più che mai. È con questa convinzione che Aurelio Fort e Alfonso
Lentini hanno deciso di dar vita al progetto “Resistere per Ri/esistere”. E per
parlare di Resistenza, proprio a partire dalla giornata in cui si celebra la Liberazione, i due
artisti hanno scelto i sassi, «che sono diversi da un muro», ha sottolineato
l’assessore alla Cultura del Comune di Belluno Claudia Alpago Novello, «in
quanto un muro è immobile, mentre le pietre si spostano, sono “forti” e nello
stesso tempo mobili, come le diverse personalità di ciascuno di noi». Giovedì
il centro storico di Belluno sarà proprio “invaso” da un’ondata di sassi,
precisamente 1.001, che andranno a costituire l’installazione urbana che sarà
allestita da Fort e Lentini. Il progetto “Resistere per Ri/esistere” è iniziato
ormai sei mesi fa e gode della collaborazione di Comune, Cgil, Anpi
provinciale, Isbrec e del sostegno di Comitato locale dell’Aics e Collezionismo
filatelia numismatica Belluno. Da allora ha coinvolto un grandissimo numero di
adesioni, «precisamente 600 da tutte le regioni d’Italia e di persone di tutte
le professioni e classi sociali», ha sottolineato Fort. «Ma non solo: anche
dall’estero, rappresentando circa 40 nazioni e tutti e 5 i continenti. Questo
grazie all’apposito blog che abbiamo costruito e alla diffusione nei social
network». «Quello della diffusione è l’obiettivo a cui puntavamo», ha
evidenziato Lentini, «perché la “resistenza” è un concetto universale e con
questa iniziativa verrà non solo celebrato, ma anche rivitalizzato tramite il
linguaggio dell’arte contemporanea, costringendo a guardare le cose in modo
diverso». Da giovedì, tra le vie, le piazze e gli angoli del centro storico si
potranno quindi trovare dei sassi su cui è impresso il nome del progetto, un
riferimento all’idea di “resistenza”, oltre alla firma di chi ha aderito e alla
sua impronta digitale. Tanti nomi di comuni cittadini e anche altri più noti,
locali e non: da Tiziano Scarpa a Emilio Isgrò, passando per Fiorella Mannoia.
Quattro sassi sono stati dedicati alla memoria di Salvatore Cacciatore,
Giuseppe De Zordo, Valentino Andreani, Gianni Piazza, partigiani impiccati dai
nazisti a Belluno il 17 marzo 1945. «I sassi potranno essere raccolti da chi lo
desiderasse», ha precisato Alpago Novello, «meglio se a partire dalla sera del 25, in modo che possano
restare in modo simbolico per tutta la giornata». «Abbiamo anche pensato di
trasformare l’installazione urbana in qualcosa di più ampio e inclusivo», ha
aggiunto Lentini, «organizzando quindi una mostra con i tantissimi lavori che
ci sono pervenuti, legati alla parola “resistere”. Lavori bellissimi che hanno
permesso al progetto di evolvere». La mostra sarà inaugurata alle 11 di giovedì
all’Istituto “Catullo” di Belluno, che la ospiterà fino al 4 maggio (il 25
aprile 11-13 e 15-18; i giorni successivi, dal lunedì al venerdì 8-22, sabato
8-13). E per giovedì è previsto anche uno speciale annullo filatelico, «che
rappresenta l’immagine di un bambino che mostra con la mano alzata un sasso»,
ha commentato Vladimiro Orlich, responsabile cultura Aics e presidente del
Circolo numismatico. «Immagine scelta per il progetto. Le cartoline si potranno
acquistare prima all’Aics, oppure il 25 aprile, dalle 9.30 alle 14,
direttamente al gazebo delle Poste che sarà allestito in piazza Martiri. Nello
stesso orario si potrà effettuare l’annullo, con un contributo di 5 euro a
cartolina».
Martina Reolon